In seguito all'aumento della pressione e agli altri cambiamenti che l'aria subisce durante il processo di compressione, tra cui le temperature fluttuanti, è inevitabile che si crei condensa all’interno dei compressori d’aria. Pertanto, è importante contrastare ed eliminare correttamente questa umidità.
L'eccesso di vapore acqueo all'interno delle apparecchiature può portare a diversi pericoli come la ruggine, la corrosione e i contaminanti nell'aria compressa. La manutenzione regolare e l'attrezzatura adeguata, come separatori, essiccatori e sistemi di scarico, sono la migliore difesa contro questi rischi.
Grazie alla manutenzione programmata, è possibile individuare le potenziali perdite di aria e acqua prima che diventino dannose per l'intero sistema di aria compressa. Per mantenere prestazioni ottimali, è bene controllare regolarmente filtri, guarnizioni, tubi flessibili, tubi, e altre parti collegate al flusso d'aria.
I danni della condensa andrebbero a diminuire le performance di tutto il sistema dell’aria compressa. Se si considera che i costi dell’elettricità arrivano fino all’80% del funzionamento di un compressore d’aria, evitare la condensa contribuisce a risparmiare sui costi in bolletta ed evitare tempi di fermo inutili.
Oltre a eseguire questi controlli, vale la pena utilizzare l'attrezzatura adeguata per rimuovere la condendsa. Di seguito sono riportate ulteriori informazioni su come ciascuna di queste soluzioni rimuove la condensa dai compressori d'aria.
Essiccatori d'aria
Il modo migliore per gestire l'umidità eccessiva è tramite i sistemi di essiccazione. Queste macchine abbassano il punto di rugiada in pressione (PDP) del flusso d'aria. È importante prestare attenzione al PDP poiché ogni settore ha livelli accettabili in conformità agli standard ISO 8573-1. Questi sono determinati dall'International Organization for Standardization.
Nel mondo dell'aria compressa, il PDP si riferisce alla quantità di umidità nel sistema. Esistono generalmente due modi comuni per ridurre i livelli di PDP, tramite "essiccatori a refrigerazione" ed essiccatori a sostanza igroscopica/ad adsorbimento. Per la maggior parte delle applicazioni industriali pneumatiche, è sufficiente un essiccatore a refrigerazione. Queste macchine possono raggiungere livelli di PDP compresi tra +2˚C e +10˚C.
Dato che gli essiccatori utilizzano il liquido refrigerante, possono non risultare la scelta adatta a prodotti finali più sensibili, come per esempio gli alimenti, le bevande e i medicinali. I settori con una produzione sensibile richiedono una grande quantità di aria con un PDP di almeno -40°C o inferiore. In questi casi, è necessario un essiccatore a sostanza igroscopica.
Questi essiccatori utilizzano un materiale igroscopico, o dessiccante, per assorbire l'umidità dall'aria. Questo processo avviene in genere attraverso due torri in cui una viene utilizzata per l'essiccazione e l'altra per la rigenerazione della sostanza igroscopica.
La capacità di raffreddamento degli essiccatori a sostanza igroscopica li rende molto più costosi degli essiccatori a refrigerazione. Quest'ultimi sono necessari solo per alcuni prodotti finali. Quando si sceglie l'essiccatore giusto, è importante tenere in considerazione la propria applicazione e le linee guida PDP.
Refrigeratore
Alcuni compressori d'aria sono dotati di un refrigeratore. Questa apparecchiatura converte fino al 70% di umidità in acqua prima che venga scaricata. Il vantaggio principale di un aftercooler è che non aumentano la richiesta di aria o i costi energetici. Consentono inoltre di investire in un essiccatore di dimensioni più piccole.
In questo modo, vale la pena di sottolineare che un refrigeratore non sostituisce un essiccatore. Si tratta di un primo passo per l'eliminazione della condensa dei compressori d'aria. Sono particolarmente consigliati per coloro che lavorano in ambienti con elevata umidità.
Separatori di condensa per compressori d'aria
Se si utilizza un compressore d'aria a iniezione di olio, esiste un ulteriore rischio che la condensa del compressore d'aria contenga minuscole particelle di olio. Quando si tratta del vapore acqueo, è importante rimuovere questo olio dall'umidità in eccesso. Questo processo impedisce all'olio di penetrare nella rete fognaria e danneggiare il pianeta.
Il modo migliore per gestire l'eccesso di olio è utilizzare un separatore olio/acqua. Questa attrezzatura a bassa manutenzione include il filtraggio per garantire che l'acqua reflua soddisfi le più rigide normative ambientali. Il carbone attivo/argilla organica separa le emulsioni stabili. Inoltre, le cartucce sono facili da usare per semplificare l'intervento di pulizia.
Sistemi di drenaggio
Durante lo scarico della condensa, è necessario attenersi alle linee guida locali relative alla rimozione dei rifiuti. Questo liquido non può scorrere direttamente sul pavimento o in un contenitore di plastica.
Se non si rispettano questi metodi, l'azienda può correre rischi reputazionali e incorrere in violazioni ambientali. Ecco perché è importante utilizzare un sistema di scarico come un separatore olio/acqua, menzionato sopra.
Altre considerazioni
In questo articolo sono stati trattati argomenti quali la manutenzione, gli essiccatori, i refrigeratori, i separatori e gli scarichi. Quando si considerano la configurazione e le esigenze specifiche, sono disponibili varie configurazioni per la gestione dell'umidità eccessiva.
È inoltre possibile prendere in considerazione centraline di monitoraggio intelligenti come ICONS, che controllano regolarmente lo stato della macchina. Con queste informazioni, è possibile identificare potenziali perdite d'aria e aree deboli.
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